Cos’è la Nac (N-acetilcisteina )?
Con questo articolo iniziamo una serie di approfondimenti dedicati alle diverse sostanze che hanno un effetto diretto e importante sull’infiammazione e sul dolore.
Sappiamo che il processo infiammatorio è alla base di tutte la patologie del sistema immunitario e dei processi che portano anche alla formazione del c.d. terreno oncologico.
L’N-acetilcisteina (NAC), è una preziosa molecola antiossidante e antinfiammatoria, che sicuramente ognuno di noi ha assunto inconsapevolmente perché esiste da anni come farmaco da banco.
Fluimucil
Chi di noi non conosce il Fluimucil o non lo ha già utilizzato per la tosse come mucolitico? Lo sapete che il Fluimucil (venduto come farmaco da banco utilizzato come mucolitico per il trattamento delle malattie dell’apparato respiratorio) altro non è se non N-acetilcisteina?
Ricordo che mi fu consigliato di prendere Fluimucil qualche anno fa al mare dopo una brutta scottatura da sole e notai che già il giorno dopo stavo molto meglio. In seguito cercando, nelle banche date mediche, e nei gruppi dedicati alla salute, rimedi che mi aiutassero a fare regredire la mia patologia autoimmune, mi sono imbattuta proprio nella Nac; inoltre l’immunologo che mi ha seguita, e col quale approfondivo e concordavo le terapie da fare, mi prescrisse delle flebo che insieme ad un mix di altri antiossidanti contenevano proprio la N-acetilcisteina.
Per portare fino alla remissione la mia malattia autoimmune, infatti, tra le altre pratiche sperimentate, ho fatto ricorso a molti antiossidanti oltre alla Nac, che poi ho continuato assumere per bocca a cicli, come la vitamina C, l’acido alfa lipoico, il glutatione, il betacarotene, l’epigallocatechina-3-gallato e molti altri…
Da lì ho iniziato ad indagare e ho approfondito questa molecola dalle proprietà straordinarie.
A proposito del Fluimucil, come per ogni altro prodotto, è assai utile leggere bene gli ingredienti contenuti, spesso, infatti, le informazioni riportate sulla confezione sono parziali e possono risultare fuorvianti; se andiamo ad approfondire vediamo che Fluimucil non contiene solo il principio attivo N-acetilcisteina (600mg) ma anche altri componenti quali l’aspartame e il sorbitolo, che è preferibile evitare, soprattutto se lo si deve assumere per un lungo periodo.
C’è ancora troppa poca conoscenza e diffidenza nell’ utilizzare sostanze come la N-acetilcisteina che, invece, possono essere di grande aiuto nelle situazioni acute ma importanti anche prevenire l’insorgenza di tanti problemi di salute.
Quando ero alla disperata ricerca di un protocollo che potesse aiutarmi con il grave problema reumatico che mi ha fatto soffrire per tanti anni e la sola prospettiva era quella di fare farmaci chemioterapici, ho studiato giorno e notte per trovare una soluzione; ho scoperto che la pillola magica non esiste ma esiste una serie di sostanze che in sinergia possono veramente condurti a ritrovare la salute e il benessere. Una di queste è proprio la Nac.
Dove trovare la N-acetilcisteina
All’interno della sezione di Wellnessere dedicata ai prodotti da me testati e utilizzati ho voluto creare un mio catalogo personale per facilitare la ricerca a voi dei prodotti, lì trovate anche quelli che secondo la mia esperienza e quella di molte altre persone sono veramente validi efficaci e sicuri. https://wellnessere.com/tag-prodotto/nac/
All’estero da molti anni è uno dei rimedi che i medici più validi in terapie integrate includono sempre nei loro protocolli, ad esempio il Dott. Mark Hyman, la consiglia perché aiuta il corpo a restare sano e giovane, avendo grandi proprietà di sostegno al metabolismo del glutatione e controllo dell’equilibrio redox cellulare, è assai attiva nel preservare e supportare i mitocondri.
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Ormai anche i medici di medicina integrata in Italia, che aiutano ogni anno pazienti con malattie oncologiche e infiammatorie importanti, trattano questa sostanza:
Anche Artoi – L’Associazione per la ricerca di terapie oncologiche integrate (A.R.T.O.I.) – dedica un articolo molto interessante con un’ampia Bibliografia proprio alla Nac:
https://www.artoi.it/nac-e-glutatione/
N-Acetilcisteina come antidoto del paracetamolo
L’N–acetilcisteina è l’antidoto per l’intossicazione da acetaminofene (paracetamolo). Questo farmaco è un precursore del glutatione, riduce la tossicità dell‘acetaminofene (paracetamolo), aumentando le riserve di glutatione epatico e mediante altri meccanismi
Se il livello di paracetamolo nel sangue è alto, di solito si somministra acetilcisteina per via orale o per via endovenosa, per ridurre la tossicità del paracetamolo. L’acetilcisteina viene somministrata ripetutamente, per uno o più giorni. Questo antidoto serve a prevenire la lesione epatica ma non risolve il danno già verificatosi. Pertanto l’acetilcisteina va somministrata prima della lesione al fegato.
N-Acetilcisteina, prezioso antiossidante contro il Covid
Prima della pandemia da Covid-19 raramente se ne sentiva parlare, poi qualche medico illuminato ha iniziato a menzionarla, ora tutti cercano di integrarla perché si è dimostrata un’arma importante per prevenire e trattare lo stato infiammatorio connesso al virus.
Nel Blog abbiamo già parlato di molecole molto attive nella prevenzione e nel trattamento del covid-19 in altro articolo:
https://wellnessere.com/integratori-nutraceutici-strategia-contro-il-covid-19/
Elevati livelli di f TNF-ɑ, IL1β, IL6, IL10 vengono associati ai casi più severi di SARS-CoV-2: queste citochine ed una iper-stimolazione antigenica sono potenzialmente responsabili di una scarsa risposta al virus.
Trials in vitro e in vivo su modello animale, nonché trials clinici condotti sull’uomo hanno dimostrato come la NAC abbia prodotto l’inibizione di alcune citochine infiammatorie quali TNFα, IL-1β e IL-6 in macrofagi attivati, e la downregulation dell’mRNA di IL-10, che contribuisce ulteriormente a modificare il profilo delle citochine infiammatorie; inoltre ha dimostrato di essere in grado di ripristinare le riserve di glutatione ed aumentare la risposta proliferativa delle cellule T, di diminuire la via dell’NLRP3 (IL1β e IL18) in vitro e diminuire il TNF-ɑ plasmatico: questi dati considerati nell’insieme ci incoraggiano ad utilizzare la NAC come un valido supporto terapeutico in corso di terapia per COVID-19.
Recenti studi in vivo su modello animale ed umano hanno evidenziato come NAC sia in grado rompere i legami zolfo a livello dei recettori ACE2, sito di legame per la spike protein di SARS-CoV-2 che ne consente l’ancoraggio e la conseguente invasione intracellulare, compromettendo completamente la possibilità di formare un legame virus-cellula ed influenzando in modo cruciale la severità della patologia stessa.
https://fabiodiana.it/integratori-e-fitoterapia/covid-19-e-nac-n-acetilcisteina
L’ultima frontiera nell’utilizzo della N–acetilcisteina: aiutare chi ha riportato danni da vaccino
Dopo un anno di campagna vaccinale sono ormai troppe le persone che denunciano danni importanti riportati in seguito al vaccino anticovid, anche per migliorare questi quadri clinici assai complessi questa sostanza sta dando molte speranze e viene utilizzata da medici illuminati che stanno in questi mesi difficili aiutando e dando speranza a tanti pazienti. Torneremo sull’argomento che merita una trattazione approfondita.
Bibliografia:
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0163725821001182